François Bayrou sfugge alla censura dopo il rigetto della prima mozione all'Assemblea

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La prima mozione di censura presentata contro François Bayrou, a seguito del suo ricorso all'articolo 49.3 per far approvare il bilancio 2025, è stata respinta mercoledì 5 febbraio dall'Assemblea nazionale. Nonostante le critiche dell'opposizione, il Primo Ministro mantiene il suo incarico e prosegue la sua maratona parlamentare nonostante le altre mozioni in discussione.

Presentata da La France Insoumise e sostenuta da una parte della sinistra, questa mozione non ha ottenuto la maggioranza necessaria per far cadere il governo. La mancanza di sostegno da parte del Partito Socialista e del Raggruppamento Nazionale, che decisero di non votare la censura, ne rese impossibile l'adozione.

Alla Camera, François Bayrou ha difeso una “bilancio di emergenza”, giustificando l’utilizzo del 49.3 con la necessità di stabilizzare le finanze pubbliche. “La Francia non può permettersi di non avere un bilancio”, ha sostenuto il deputato LR Philippe Juvin, chiedendo il rifiuto della censura in nome della responsabilità.

Il rifiuto segna una vittoria per il Primo Ministro, ma è ancora in corso l'esame di una seconda mozione di censura, questa volta sul bilancio della Previdenza sociale. Se l'esito sembrasse altrettanto incerto, l'opposizione spera comunque di indebolire l'esecutivo.

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